Il più famoso sito di file sharing e di videostreaming è stato chiuso in seguito all'ordinanza dell' FBI e del Dipartimento di Giustizia americano e al relativo arresto del fondatore Kim Schmitz (che rischia 50 anni di carcere) e di altri tre soggetti.
Secondo l'FBI l'uso della maggiorparte dei file caricati sui server dai membri (e quindi scaricati), tra i quali film e musica, è illegale in quanto la maggior parte di essi sono protetti da diritti di copyright. Lo scopo del sito infatti era quello di permettere l'archiviazione e la condivisione di file troppo grandi per poter essere spediti via email. L'attività di MegaUpload e MegaVideo avrebbe causato un mancato profitto di circa 500 milioni di dollari ai detentori dei diritti di copyright e un guadagno illegale di oltre 175 milioni.
Naturalmente è esplosa la protesta degli utenti e dei naviganti come è accaduto anche in seguito all'oscuramento per 24 ore di Wikipedia. Anche Anonymus si è fatto "sentire" attaccando i siti dei più importanti enti governativi americani.
Un grosso colpo allo streaming online e al P2P.