Una rappresaglia improvvisa, anticipata da un breve messaggio su Twitter, ecco la risposta degli hacktivisti di Anonymous alla chiusua di Megaupload e Megavideo ordinata dall'FBI.
A brevissima distanza dalla chiusura dei due noti siti di file sharing ad opera dell'FBI, il noto movimento di protesta ha attaccato e reso inaccessibili, per alcune ore, alcuni siti governativi e siti di alcune major americane coinvolte nella campagna per l'approvazione delle leggi, contro la pirateria informatica, SOPA e PIPA.
L'operazione chiamata #OPMegaupload prevede di oscurare una lista di 14 siti, tra governativi e non.
Siti che già sono stati attaccati
- Dipartimento di giustizia americano
- Motion Picture Association of America
- Universal Music
- Recording Industry Association of America
Nella lista dei siti che Anonymous ha dichiarato di voler attaccare ci sono anche:
- Federal Bueau of Investigation
- U.S. Copyright Office
- The White House
- Belgian Anti-Piracy Federation
- HADOPI law site
- Senator Christopher Dodd
- Vivendi France
- BMI
- Warner Music Group
E la lista è destinata ad allungarsi.