Il mestiere del giornalista potrebbe essere presto soppiantato da una macchina che scrive articoli. Si tratta di Wordsmith, un generatore di contenuti, che con alcuni semplici click è in grado di redigere veri e propri testi giornalistici. Per far funzionare la macchina basta inserire delle parole chiave o dei dati nella piattaforma, che diventeranno articoli coerenti e dotati di senso.
La macchina giornalistica sarà lanciata per il grande pubblico ufficialmente nel 2016, ma alcune fonti fanno sapere che Yahoo e Associated Press già la utilizzano per la redazione di contenuti sportivi o di articoli finanziari. Il robot è stato realizzato dall’americana Automated Insight e ha scritto, solo nel 2014, ben un miliardo di contenuti, assistita da un team di soli 50 umani.
Le previsioni nel campo dei robot giornalisti sono decisamente rosee per il futuro. Kristian Hammond, che ha inventato Quill, il compilatore di testi automatico lanciato dalla start up americana Narrative Science, spiega che entro il 2027 il 90% delle notizie sarà scritto da una macchina. Ad oggi, però, gli articoli redatti automaticamente hanno riguardato contenuti basati su dati certi, sportivi o finanziari. La componente creativa che è richiesta nella redazione di notizie non è ancora una qualità delle macchine: per ora.
La Cina, dal canto suo, ha lanciato Dreamwriter, il robot giornalista della Tencent, che ha di recente scritto un testo di 916 ideogrammi in un minuto. L’argomento trattato è la variazione degli indici dei prezzi al consumo in un certo mese dell’anno: l’articolo è riuscito bene, a detta dei lettori, e non sono state notate differenze rispetto a un articolo scritto da umani.