Operazione Payback
Nel 2010 alcune società di Bollywood, l'industria del cinema indiana, comprarono dei software dall'Aiplex Software con lo scopo lanciare attacchi DDoS a siti web che pubblicavano contenuti protetti da copyright. Nativamente l'Operazione Payback avrebbe dovuto prendere di mira il sito dell'Aiplex Software, ma, a settembre 2010, qualche ora prima dell'attacco il sito era già stato messo offline da un'altro individuo. Questo spinse gli organizzatori dell'operazione a puntare contro i siti di organizzazioni che tutelavano il diritto d'autore ed i siti delle società di Bollywood "incriminate".
Gene Simmons
Nel 2010, durante il concerto del MIPCOM, Gene Simmons, bassista dei Kiss, rilascio delle dichiarazioni molto forti nei confronti della pirateria in cui proponeva che venisse portata via anche la casa a chi era colpevole di violare il diritto d'autore.
A breve distanza delle dichiarazioni di Simmons, i membri di Anonymous lanciarono degli attacchi DDoS contro i siti della rock star (GeneSimmons.com e SimmonsRecords.com).
In risposta agli attacchi Simmons scrisse sul suo sito:
Alcuni di voi avranno sentito un paio di scoregge di popcorn: i nostri siti minacciati dagli hacker. Il nostro team di legali e l'FBI sono stati sul caso e abbiamo trovato un paio di, diciamo così "avventurosi" giovani, che si sentono al di sopra della legge. E, come affermato nel mio discorso al MIPCOM, quereleremo i loro pantaloni. In primo luogo, saranno puniti. In secondo luogo, potrebbero trovare i loro piccoli culi in carcere, proprio accanto a qualcuno che è lì da anni e sta cercando una nuova ragazza. Ci sarà presto la stampa dei loro nomi e delle loro foto. Vi troveremo. Non vi potete nascondere. Restate sintonizzati.
Per tutta risposta Anonymous attaccò nuovamente i siti di Simmons rendendoli offline.
WikiLeaks - Operazione Vendetta Assange
A partire dal 2010, il sito WikiLeaks fu soggetto a grandi pressioni per interrompere la pubblicazione di documenti segreti provenienti dagli archivi degli Stati Uniti e di altre nazioni.
Anonymous decise di appoggiare WikiLeaks modificando il senso dell'Operazione Payback lanciando attacchi DDoS contro i siti che delle aziende che osteggiavano WikiLeaks. L'8 dicembre 2010 i siti di Paypal, MasterCard, Visa, PostFinance vennero resi offline.
Operazione Tunisia
Otto siti governativi Tunisini vennero presi di mira a causa della censura applicata a WikiLeaks e dell'oscuramento delle informazioni relative ai disordini del 2010 e del 2011. Questi attacchi presero la denominazione di Operazione Tunisia e favorirono l'aumento dell'attivismo tunisino contro il governo caduto poi il 14 gennaio 2011.
Operazione Egypt
Subito dopo l'Operazione Tunisia si innescarono sommosse anche in Egitto. Gli attivisti di Anonymous pubblicarono su YouTube un video in cui si schierava apertamente con il popolo egiziano. Anonymous si limitò ad attaccare i siti del governo egiziano lasciandoli offline sino alla caduta del governo Mubarak.