Un computer per le masse, non per le classi.

Questo era il motto alla base del lancio del Commodore 64, questa era l'idea che spingeva Jack Tramiel ad immaginare un computer a basso costo adatto ad ogni tasca.

Il fondatore della Commodore Business Machine è scomparso l'8 aprile scorso all'età di 83 anni.

Certo non era famoso come Steve Jobs ma anche Jack Tramiel ha una bella fetta di merito se quello di oggi è un mondo altamente informatizzato.

Nato il Polonia 1928, nel 1939 la sua famiglia fu rinchiusa nel lagher di Auschwit sino al termine della guerra. Nel 1947 emigrò negli USA dove all'età di 22 anni si arluolò nell'esercito.

Qui imparò a riparare strumenti da ufficio, attività che avrebbe poi continuato in proprio con un piccolo negozietto del Bronx che chiamò Commodore Portable Typewriter Company.

L'azienda crebbe diventando la Commodore Business Machines quotata in borsa nel 1962.

La svolta negli anni '70, quando decise di spingere la propria azienda in un settore per quel tempo pioneristico, gli home computer. Nasce così nel 1977 il Commodore PET che incorporava tutto il necessario (monitor tastiera, registratore a cassetta) tutti in un unico blocco.

Nel 1982 viene presentato il primo vero computer domestico, il Commodore 64, una vera pietra miliare ed il grande successo di casa Commodore. Il primo computer a seguire la filosofia del padre fondatore Vogliamo costruire un computer per le masse, non per le classi.